Bea
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Inserito il - 30/07/2012 : 23:02:32
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Di ALESSANDRA PEROTTI – I politici rovinano la politica? Forse fanno di peggio con l’economia. Lo dimostra uno dei tanti “onorevoli”, tale Mario Pepe, appartenente al gruppo dei Responsabili. Talmente responsabile che il buon Pepe non fa che lamentarsi di avere uno “stipendio da impiegato”, come ha detto in un’intervista al quotidiano Repubblica. Poverino, solo “4 mila, più 4 mila, più 4 mila”. Si lamenta del fatto che siano finiti “i tempi dei privilegi” e del fatto che quest’anno non potrà fare le ferie estive. Senza contare che, se un deputato non va in aula per le votazioni, gli vengono decurtati 300 euro a seduta.
In un’annata nera per i comuni mortali, tra tagli, tasse e imprenditori con l’acqua alla gola, esistono persone come Mario Pepe che, senza un minimo di vergogna, hanno lo spudorato coraggio di lamentarsi della loro condizione dorata. Mentre l’operaio, l’impiegato e il commesso lavorano 14 ore al giorno per permettersi una casetta in periferia, Pepe si strugge perché forse non potrà più viaggiare in treno gratis. Mentre l’italiano medio festeggia quando riesce a trovare un lavoro precario a mille euro al mese, Pepe si lagna e brontola perché la vita a Roma è troppo cara. Chissà come faranno gli altri due milioni e settecentomila abitanti a cavarsela senza stipendio d’oro. E ancora, frignate per la penalizzazione degli assenteisti.
Ma chi sono gli assenteisti? Dal sito web della Camera si possono vedere le statistiche di tutti i deputati. E si scopre che Silvio Berlusconi, nel mese di giugno, ha fatto il 100% di assenze: non hanno votato nemmeno un provvedimento varato in 30 giorni. Sorte simile per Angelino Alfano, con 1 presenza su 160 votazioni. Del tutto assente anche Francesco Barbato dell’Idv; idem per Niccolò Ghedini, Ignazio La Russa, Denis Verdini e Giulio Tremonti del Pdl; 100% di assenze anche per Marco reguzzoni della Lega Nord.
Non lavorare, prendere uno stipendio d’oro e lamentarsi di quello che si ha: Mario Pepe ha partecipato a 41 delle 160 votazioni che si sono tenute nel mese di giugno e piagnucola per il suo “magro” stipendio. Solo un altro personaggio che vive al di fuori della realtà, che non ha idea di cosa significhi lavorare e che avrebbe bisogno davvero di andare a zappare la terra. Ma, forse, i contadini lo licenzierebbero in tronco.
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