Bea
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Inserito il - 12/06/2012 : 17:45:32
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CONSELVE. Quei polposi duroni di color rosso cupo devono avergli fatto una gran voglia. Tanta da costargli addirittura una notte in cella di sicurezza e un processo che potrebbe sporcargli pesantemente la fedina penale. Ciliegie galeotte per un camionista di Conselve: M.B., italiano di 49 anni, è stato denunciato ed arrestato per furto dai carabinieri del nucleo radiomobile di Legnago. Il conselvano è stato sorpreso a rubare ciliegie dall’azienda agricola Terranegra di Antonio Ambroso, alla periferia di Legnago. E non poche, se è vero che all’arrivo dei militari il padovano aveva già messo in saccoccia almeno cinque chili di duroni. L’episodio è avvenuto martedì scorso, alle 23. «Purtroppo i nostri filari di ciliegi sono stati saccheggiati decine di volte» spiegano dall’azienda Ambroso «e, stanchi di queste scorribande, abbiamo deciso di tenere d’occhio le piante. Oltre a perdere le ciliegie, infatti, ci ritroviamo con gli alberi rovinati e i rami spezzati».
I ladri, per razziare in velocità , evitano di raccogliere le ciliegie una ad una e staccano direttamente i rami, vanificando anni di cura e di lavoro dei titolari del frutteto. E così martedì sera è bastato l’abbaiare del cane per allertare la famiglia Ambroso: «Avvertiti i rumori, abbiamo contattato il capitano dei carabinieri di Legnago, che ha inviato una pattuglia». Il conselvano aveva attraversato un campo di mais, saltato un fosso e scavalcato la recinzione degli Ambroso. Prima dell’arrivo dei carabinieri, aveva raccolto cinque chili di ciliegie. Visti i militari, il camionista ha tentato la fuga, senza però riuscire a salire sulla macchina parcheggiata nel piazzale del vicino distributore. Fuga non riuscita e manette ai polsi, dunque. E ciliegie riconsegnate agli Ambroso: «Solitamente scoprivamo stranieri o vagabondi a rubare la nostra frutta» spiegano dall’azienda veronese «ma nel vedere un italiano senza apparenti problemi ci siamo sorpresi». Il quarantanovenne, non nuovo a reati contro il patrimonio, probabilmente non era la prima volta che saccheggiava i filari di via Arzerini: «Dice di lavorare come camionista. Attratto dalle nostre ciliegie, ha deciso di ritornare in macchina e di fare il pieno», chiudono amareggiati gli Ambroso, che nelle sere successive hanno subito altri due ingenti furti. Dopo una notte trascorsa in una cella di sicurezza della caserma di Legnago, mercoledì mattina M.B. è comparso in tribunale a Verona. Il giudice Paola Vacca ha convalidato l’arresto e, dopo aver accolto la richiesta di termini avanzata dalla difesa, ha rinviato il processo al 30 giugno disponendo l’immediata scarcerazione del camionista.
L’azienda agricola ha presentato anche una richiesta di risarcimento danni.
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